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Entrate da “prestazioni non sanitarie” delle ASL italiane, anno 2017

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Le ASL (Aziende Sanitarie Locali) sono gli enti pubblici preposti a gestire la sanità locale. Esse operano garantendo e fornendo i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nel quadro del Servizio Sanitario Nazionale. Essendo enti dotati di personalità giuridica pubblica e soprattutto di autonomia imprenditoriale esse possono ingegnarsi per favorire una maggior quota di incassi.

Ho voluto indagare quali fossero le ASL con la maggior quota di entrate, di soldi pubblici incassati, registrati con il codice “entrate per prestazioni non sanitarie”.

Secondo il glossario sanità rilasciato dalla Ragioneria Generale dello Stato (scaricato il 21 agosto 2018) per il codice “1700 – entrate per prestazioni non sanitarie” si intendono: «Riscossioni di fondi erogati da soggetti privati come corrispettivo delle prestazioni non sanitarie. Comprende le riscossioni da rilascio certificati e cartelle cliniche, sperimentazione farmaci, cessione sangue ed emoderivati v/privati, attività veterinarie v/privati, multe, ammende, contravvenzioni di vigili sanitari, da differenze alberghiere e dalle sponsorizzazioni (solo le sponsorizzazioni che richiedono l’erogazione di un servizio da parte della struttura sanitaria)».

La situazione per l’anno 2017 è ben descritta da questa analisi di confronto “confronto incassi per prestazioni non sanitarie delle ASL, anno 2017”.

Di seguito riporto la cartina che nella pagina del link precedente trovate in formato interattivo.

Balza subito all’attenzione la ASL di Caserta. Con circa 1,4 miliardi di euro di incassi la ASL campana risulta essere di gran lunga quella che ha le maggiori entrate, circa 100 volte maggiore alla seconda in classifica la ASL di Alessandria, Casale e Novi che incassa circa 13.7 milioni di euro.

LA ASL DI CASERTA HA ENTRATE DA PRESTAZIONI NON SANITARIE DI OLTRE 100 VOLTE MAGGIORI RISPETTO ALLA SECONDA CLASSIFICATA.

Nella pagina del confronto trovate il grafico a barre completo, di seguito ne riporto la parte alta.

Come mai questo exploit della ASL casertana? C’è un motivo particolare oppure può essere dovuto ad una errata registrazione del codice incasso?

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